Ischia negli anni trenta inedito e raro filmato documentario amatoriale 16mm
“Ischia l’isola del fuoco” è il titolo di un film documentario amatoriale girato negli anni trenta da Heinz Wieser, viaggiatore tedesco con la passione per la cinematografia.
La bobina originale, che ho potuto recentemente acquistare ed aggiungere al mio archivio storico grazie alla consueta disponibilità di un “collega” collezionista di altra regione, alloggia una pellicola b/n muta in formato 16mm.
Anche in questo caso, come per gli altri filmati vintage presenti nel mio portfolio on line su Vimeo, ho effettuato la digitalizzazione in proprio mediante apparecchiatura Telecinema amatoriale.
Per il lavoro di editing video (rifinitura della tonalità b/n, sonorizzazione con basi musicali varie e nuovo montaggio di alcuni spezzoni) e transcodifica ho utilizzato Adobe Premiere Pro CC ed Adobe Media Encoder.
Il filmato è molto suggestivo: diverse scene, in particolare quelle di ambientazione marinara ed agreste, rappresentano usanze, tradizioni e costumi che erano all’epoca diffusi in tante altre località del golfo di Napoli e non solo…
Si tratta molto probabilmente di una testimonianza video davvero rara ed inedita, se non unica, precedente l’inizio della seconda guerra mondiale, il conflitto che porterà rovina e distruzione in ogni angolo della Terra.
Approfondimenti e dettagliate informazioni in merito alle località ischitane mostrate nel filmato sono disponibili grazie a questo interessante articolo redatto il 22 maggio 2016 dalla redazione de L’Isclano e pubblicato sul loro portale web:
In questo video antico Ischia si mostra in tutta la sua bellezza, tra luoghi mozzafiato e tradizioni senza tempo. Ad aprire l’immancabile approdo a Ischia Porto, segnato da numerose barche di pescatori e dai caratteristici piroscafi. Protagonisti soprattutto gli ischitani del tempo, immortalati in scene di vita quotidiana tra Sant’Angelo, Barano e i Maronti: ecco, così, donne occupate a tessere tra arcolai e fusi, nonché a sbrigare le classiche faccende domestiche; spazio anche ai pescatori, tra barche a remi e una S.Angelo che partecipa in maniera festosa alla “selezione” del pescato.Non mancano, poi, le fumarole (si notano turisti stupiti dalla cottura del pesce nelle acque calde) e una sbirciatina al maestoso Castello Aragonese di Ischia Ponte e al Fungo di Lacco Ameno. Spazio, infine, anche all’altra anima dell’isola, quella “montanara”: ecco, allora, gli allevamenti di capre, l’utilizzo dei muli (presenti in realtà anche sulle coste), scene che mostrano la cura dei vigneti e un ballo tradizionale come la ‘ndrezzata, firmato dagli orgogliosi cittadini di Buonopane. (testo estratto dall’articolo de L’Isclano del 22/05/2016).
L’argomento è stato oggetto di citazioni ed articoli anche su altri siti internet, quali ad esempio Vesuvio live, Il Sud On Line e Isolaverdetv.
Realizzato dal medesimo autore anche un altrettanto interessante ed affascinante documentario amatoriale ambientato in Costiera Amalfitana negli anni 30, presente nel mio articolo del 23 Ottobre 2016.
Buona visione !
Angelo D'Abundo
Grazie. Bravissimo! Grazie al tuo filmato su Sant’Angelo abbiamo rivisto la bisnonna di mia moglie che filava sul balcone della casa che abbiamo ereditato a Sant’Angelo. Ti invitiamo a Sant’Angelo per godere dal vivo dello stesso panorama.
Ludovico
Grazie a te Angelo per il commento e l’invito, sono felice che il mio lavoro di recupero e divulgazione delle memorie storiche vi abbia dato l’opportunità di rievocare e consolidare i ricordi di famiglia. Cari saluti, Ludovico.